Autorizzazioni App e Privacy, quanto ne sai?

 

09 ottobre 2015

Il PlayStore di Google consente, per ogni applicazione che scarichiamo su device con sistema operativo Android, di verificare le autorizzazioni rilasciate: è sufficiente infatti accedere alle Impostazioni, selezionare Applicazioni o Gestione applicazioni (l’opzione potrebbe essere diversa a seconda del dispositivo), poi le singole app e, scorrendo in basso, saranno visualizzate tutte le autorizzazioni date all’app stessa.
Ma quali sono quelle più importanti e come possiamo tutelarci da eventuali frodi o violazioni della privacy?

A seguire trovi un elenco di alcune delle principali autorizzazioni, suddivise per tematica.

1. Chiamate, messaggi, connessioni

Chiamata diretta numero di telefono
Consente all’app di comporre numeri telefonici senza input diretto. Consenti questa autorizzazione solo alle app che hanno direttamente a che fare con servizi di messaggistica o telefonia, come Skype o Facebook Messenger.

Invio SMS o MMS
Autorizza la app a inviare messaggi SMS. Considerane attentamente l’affidabilità: potresti incorrere in servizi a pagamento indesiderati.

Accesso completo a internet
Concedi all’app l’accesso illimitato ad internet. Verifica sempre che sia necessario.

2. Immagini e dati

Acquisizione di foto e video
Tipica autorizzazione per app collegate alla fotocamera: serve a gestire e ordinare le immagini sul dispositivo. Viene sfruttata anche da applicazioni dedicate alla sicurezza, che scattano immagini in determinate occasioni o situazioni “a rischio” salvandole in una cartella online accessibile solo dal proprietario.

Modifica/eliminazione dei contenuti dell’archivio USB / SD
Consente all’app di leggere, modificare e cancellare dati sull’archivio USB o sulla scheda SD. Tali permessi servono alle app per modificare e aggiornare i propri dati in automatico.

Utilizzare, aggiungere o cancellare dati dal dispositivo
Un’app con questa autorizzazione ha accesso completo alla casella di posta su Google. Meglio concederla alla sola applicazione Gmail.

Lettura/Scrittura dati di contatto
Con questa autorizzazione un’app può sfogliare e modificare i contatti della Rubrica. È consigliato rilasciare l’autorizzazione solo alle app di messaggistica e social network.

Lettura cronologia e segnalibri
Permette all’app di accedere alla lista dei siti visitati di recente. Browser, tool di backup e alcune app sociali necessitano di questa autorizzazione per funzionare. Generalmente, se non è strettamente necessario, il motivo per il quale viene richiesta è legato a scopi pubblicitari (consente di targettizzare i messaggi promozionali).

3. Identità e localizzazione

Lettura stato e identità del telefono
Consente alle app di accedere alle funzioni telefoniche del dispositivo, dunque ad esempio di interrompere l’attività in caso di chiamata in arrivo o in corso. Attenzione alle frodi, verificane l’attedibilità: questa autorizzazione infatti consente di accedere agli ID dei dispositivi (i numeri IMEI e IMSI).

Localizzazione: posizione approssimativa o posizione precisa (GPS)
Tramite questo permesso l’app può risalire alla tua posizione geografica; quella GPS è necessaria per i navigatori e le app basate sulla geolocalizzazione, ma oggi è sempre più utilizzata anche sui social network e proposta in app che forniscono pubblicità mirata (ad esempio per servizi o prodotti accessibili nella zona in cui si trova il possessore del device).

Gestione dell’elenco degli account
L’app può aggiungere nuovi account, cancellare quelli in uso, eliminare password. La funzione è generalmente usata per i dati relativi alla sola applicazione che lo richiede.

4. Funzionalità del device e Acquisti

Disattivazione processi in background
Consente all’app di chiudere processi iniziati da altre applicazioni (ad esempio, per applicazioni sostitutive di task manager). Verificane l’affidabilità è fai attenzione: rischi di perdere alcuni dati.

Acquisti in-app
Consente di effettuare acquisti all’interno di un’app. Per aumentare la protezione dagli acquisti indesiderati o accidentali, attiva l’opzione autenticazione tramite password e ricorda che in genere i rimborsi vengono concessi a discrezione dello sviluppatore dell’app stessa.

Per saperne di più visita la pagina di supporto Google.